Oscar: polemica per la consegna dei premi tecnici durante gli spazi pubblicitari

10.03.2019 23:07

Quaranta registi e direttori della fotografia , hanno firmato una lettera contro la decisione dell'Academy di consegnare i premi delle categorie "tecniche": montaggio, direzione della fotografia, trucco e acconciature, cortometraggio durante le pause pubblicitarie. "La formula è stata modificata negli anni per mantenere costante il livello di interesse. Mai però sacrificando l’integrità della missione originale dell’Academy di celebrare il cinema come forma d’arte collaborativa. Siamo ancora in tempo per cambiare". Già l'idea della nuova categoria di Oscar popolare è stata respinta e rinviata al 2020. Il presidente dell'Academy John Bailey ha precisato che una sintesi delle premiazioni verrà riproposta nel corso della serata, e che dall’anno prossimo la scelta delle categorie "oscurate" avverrà per sorteggio. A suscitare le reazioni più forti è l’esclusione delle categoria di fotografia e montaggio: twitta Cuaron, "nella storia del CINEMA, sono esistiti capolavori senza suono, senza colore, senza una storia, senza attori e senza musica. Nessun singolo film è mai esistito senza CINEMAtography e senza editing". Spike Lee: "Senza montatori e direttori della fotografia sarei perso, vagando nell'immensità del cinema". Tra i firmatari della lettera c’è Vittorio Storaro, tre premi Oscar per la fotografia di Apocalypse Now, Reds e L'ultimo imperatore "Sono contrarissimo a questa decisione, in modo particolare per la nostra categoria, sto ricevendo centinaia di mail da colleghi di tutto il mondo. Nella storia del cinema la fotografia c'è stata prima di tutto, ancor prima della regia, poi si sono aggiunte le altre. Il cinema è il linguaggio delle immagini, della luce, la nostra categoria è fondamentale nella realizzazione di un film. Catalogandoci come tecnici ci privano del riconoscimento del contributo creativo che abbiamo dato in questi cento anni. Non si tratta solo di ricevere un elogio, si tratta di far capire al pubblico quello che è il nostro lavoro. Ci sarà un motivo per cui Coppola chiama un italiano per raccontare una storia che tocca certe culture e il senso della civilizzazione, o perché Beatty lo fa per raccontare di un socialista americano in Reds.Apocalypse Now senza la mia fotografia sarebbe stato migliore o peggiore, di sicuro diverso".

 

Fonte: la Repubblica.it